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07/11/2020 - Alle 18 il Napoli domani non affronta solo il Bologna. Affronta anche il quesito che molti tifosi si stanno facendo: rivedremo la squadra esaltante che ha vinto con l'Atalanta? Ovvero il vero Napoli? Eh sì, perchè il black out del Napoli è arrivato dopo quella straordinaria vittoria. Un 4-1 netto, schiacciante, che aveva giustamente indotto molti critici a considerare anche la squadra di Gattuso nel novero delle candidate allo scudetto. E non era un esimente la valutazione dei demeriti dell'Atalanta in quella partita: i nerazzurri hanno giocato male, ma il Napoli si è fermato sul 4-0, segno che ha dominato al di là delle prestazioni. Eppure dopo quel trionfo non si è vista più la squadra assatanata, concentrata, rapida e brillante ammirata ormai venti giorni fa. Che cosa è successo? Contro Az Alkmaar, Benevento, Sassuolo e Riejka, ma anche nella vittoria in Spagna contro la Real Sociedad, si sono visti sprazzi di buon Napoli, dedito al sacrificio e all'attenzione tattica (in Spagna), abile a reagire nei secondi 45'(con il Benevento) ma sempre poco brillante, poco affamato e anche slegato nei reparti in porzioni varie di gara. Colpa del modulo, della condizione fisica o della mentalità? Forse di tutto. Gattuso si è fatto sentire nell'intervallo della gara in Croazia, ma non è chiaro se basti per riavere quel Napoli esaltante di quella domenica. Indubbiamente gli avversari hanno capito che non possono lasciare spazi e profondità agli azzurri, rischierebbedo di essere triturati. Tuttavia è possibile che basti fare il catenaccio (con principi talvolta diversi) per disinnescare il Napoli? Gattuso, e soprattutto gli azzurri, diano queste risposte nel match di Bologna. Anche per rilanciarsi in chiave scudetto in un campionato che si preannuncia più equilibrato degli ultimi dieci. Perchè non provarci? (darsa) |