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07/11/2020 - Il Napoli rischia di perdere 14 calciatori nel corso della sosta del campionato, a causa degli impegni delle Nazionali. Da tempo il club sta provando a evitare questa possibilità, per scongiurare il rischio Covid. A questo proposito Gianni Nanni, medico sociale del Bologna e membro della Commissione Medica FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli. “Sarebbe meglio non mandare i ragazzi in Nazionale, nei rispettivi ritiri. Però quando un ragazzo viene convocato, il club è obbligato a mandarlo, altrimenti si rischia una squalifica dalla FIFA. Le ASL devono cercare di uniformare le loro decisioni. Se c’è un positivo, si deve subito denunciare il tutto all’ASL, che provvederà a mettere in isolamento il giocatore, e in quarantena il gruppo squadra. Solo l’ASL è l’autorità competente. Bologna? Qualche problema di infortunio c’è, per fortuna non di covid”.
A Radio Punto Nuovo ha poi aggiunto: "Ci sono procedure ben precise da seguire se hai un tampone positivo con denuncia all'autorità sanitaria. Poi, puoi avere dei dubbi, con un tampone debolmente positivo. Ma, c'è anche questa categoria che ci fa confusione ma esistono anche questi. Ma, non dobbiamo dirlo noi, ci sono direttive che ce lo spiegano. In realtà alla fine sei positivo o negativo: il debolmente positivo lo decidi con l'autorità se deve essere fermato o meno. Il problema Hakimi è diverso dal caso Lazio: non è la stessa cosa. Discorso uniformità lo abbiamo sempre chiesto: abbiamo bisogno di certezze, le autorità decidano di uniformare, deve farlo la UEFA che si è affidata a Synlab. Diverse società italiane si affidano a Synlab: se l'antigene N è una positività allora deve esserlo per tutti" |