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02/06/2021 - Il primo azzurro a rompere il silenzio è Fabiàn. Lo spagnolo ha parlato alla Gazzetta dello Sport del cocente finale di stagione e del suo futuro in maglia Napoli.
Siete arrivati a un passo dalla Champions.
"A una partita, l’ultima. Questo è il calcio. Dopo la sconfitta con la Juve abbiamo fatto 20 punti su 24. Eravamo li, avevamo fatto cose importanti e complicate, col Verona non siamo riusciti a vincere e l’obiettivo è sfumato nonostante i grandi sforzi. La cosa mi ha intristito, e per questo ho voglia di rifarmi con la nazionale. A volte il calcio è ingiusto, ma è inutile rimuginare su ciò che è successo, bisogna guardare avanti".
Giusto. Il suo futuro?
"A Napoli sto bene, sono contento. È una città che mi ha accolto benissimo, un posto dove la gente vive il calcio esattamente come nella mia Siviglia, con passione, trasporto e senza pause, sempre al massimo come piace a me. Ho ancora due anni di contratto e sono felice. Non c’è molto altro da dire, a parte il fatto che ora voglio pensare solo alla nazionale, la cosa più importante di questa mia estate".
Fabian ha parlato anche delle critiche a Ronaldo. «Non succede solo in Italia: in Spagna ho sentito criticare Leo Messi… A volte si fa fatica a dar valore a ciò che si ha, si dimentica la grandezza di questi giocatori, di cosa significa poterli avere vicino, sfidarli e goderseli. Gente che gioca in maniera straordinaria da anni, una cosa super super difficile, bisogna ammirarli, altro che».
Sul bilancio stagionale, infine, dice: «Inizialmente non ho trovato la forma ma dopo il Covid poco a poco sono migliorato e sono soddisfatto degli ultimi 4 mesi della stagione. Se sono in nazionale è perché evidentemente ho fatto bene col Napoli». |