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09/11/2020 - Vittoria importante quanto sofferta, anche se solo negli ultimi 15'. Sbancando Bologna (terza vittoria di fila in trasferta, non considerando Juve-Napoli), il Napoli ha dimostrato di saper soffrire e di vincere gare pur non giocando in modo convincente. La squadra è apparsa ordinata, concentrata e molto attenta in difesa, palesando poco ispirazione in attacco. Dopo un primo tempo in assoluto controllo, c'era da aspettarsi una ripresa migliore, soprattutto nella rifinitura: occorreva chiudere la partita per evitare sorprese. E bisognava farlo con maggiore convinzione. Nei primi 45' il vantaggio, firmato da Osimhen di testa su assist di Lozano, è arrivato dopo un chiaro predominio territoriale, pur non confortato da molte occasioni. Tuttavia sui piedi di Mertens e (soprattutto) di Insigne sono capitate due opportunità che in altri tempi i due non avrebbero sbagliato in modo così evidente. Nel secondo tempo gli azzurri hanno sfruttato poco gli spazi concessi dai felsinei, impegnati nel tentativo di pervenire al pari. La scarsa lucidità (nelle scelte di gioco) di Mertens e dello stesso Osimhen hanno impedito agli azzurri di chiuderla prima. Anche se, in verità, il gol del 2-0 lo aveva firmato Koulibaly sugli sviluppi di un calcio d'angolo. L'arbitro Pasqua, avvertito dalla sala Var, ha tuttavia annullato per un tocco di mano di Osimhen: un fallo del tutto fortuito e soprattutto provocato dall'abbraccio di Denswil in piena area: in quel caso se non è gol di Koulibaly (per il tocco di mano), allora è rigore. E invece... Lo 0-1 risicato ha portato, come era prevedibile, qualche rischio di troppo, specie negli ultimi 15'. E' servito il miglior Ospina per impedire di perdere due puntiu. Splendido l'intervento del portiere sulla migliore occasione per il Bologna, ovvero il tiro ravvicinato di Orsolini.
La squadra, alla fine di un ciclo intenso, appare poco brillante in diversi uomini ma i tre punti in questo momento erano importantissimi. E li ha meritati in pieno. (darsa) |